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Tutto ha inizio quando Luigi Franchini, padre di Pier Giorgio, l’attuale proprietario, si vede costretto a vendere la colonia marina per non compiacere il regime fascista, che imponeva il tesseramento come requisito necessario per l’assegnazione dei gruppi di bambini che necessitavano di cure termali a Riccione.
Una decisione difficile ma che a lungo andare si è dimostrata quella giusta. Mentre le colonie andavano in contro al loro malinconico declino, fiorì il turismo balneare sancendo il successo delle piccole pensioni e degli Hotel della Riviera…
Col ricavato della vendita della colonia, Luigi acquistò un villino liberty all’angolo tra viale Gramsci (al tempo Viale Principe di Piemonte) e viale Oberdan.
Il primo passo verso una fortunata carriera nel mondo dell’ospitalità.
L’anno successivo si allargò acquistando la Pensione Pulga confinante con la villa con annesso un ampio parco verde. Da subito, il complesso fu ribattezzato Albergo Romagna.
Di lì a poco scoppiò la seconda guerra mondiale e il turismo alberghiero si arrestò.
Negli anni più duri, la famiglia Franchini si rifugiò in campagna sulle colline riccionesi e l’albergo fu requisito dalle truppe alleate.
Solo a liberazione avvenuta la famiglia tornò a Riccione ed ottenne a poco a poco la proprietà dell’Albergo Romagna.
Poi finalmente, gli anni della ricostruzione. Alla fine degli anni 40 Luigi, costruì un edificio ad un solo piano e di dimensioni contenute. A quel punto l’albergo Romagna si componeva di tre strutture distinte: il nuovo edificio, l’ex Pensione Pulga e la Villa Liberty.
Negli anni 50, la pensione Pulga venne demolita e l’hotel Romagna fu ampliato ed innalzato di un piano fino ad assumere la forma e le dimensioni attuali.
Tante sono le vicende che hanno visto l’Hotel Romagna protagonista della storia cittadina Riccionese. Per alcuni anni, fu adibito a scuola elementare in cui insegnò Maria Elvira, la moglie di Luigi. Nei primi anni 60, i padri Comboniani vi tennero addirittura messa in attesa del completamento dei lavori nella vicina Chiesa di Mater Admirabiis.
Il boom economico portò improvvisamente in Riviera tanti turisti italiani e stranieri in cerca di relax da villeggiatura.
Erano gli anni di Fellini e della dolce vita, gli anni dei dancing e dei primissimi bikini. L’estate sulla spiaggia di Riccione divenne sempre più iconica e l’Hotel Romagna restò al passo con i tempi con continui lavori di ammodernamento e restauro.
Gli anni 70 della disco music e dei primi club, gli anni 80 di Sapore di mare, gli anni 90 con Aquafan e i primi parchi divertimento… e così via stagione dopo stagione fino ai giorni nostri.
Camere ammodernate, pavimenti e infissi nuovi nella sala ristorante e nell’ingresso sono solo alcuni dei restauri apportati durante la gestione della famiglia Succi.
Tanti anni sono passati dall’inizio di questa storia e tante sorprese arriveranno ancora. L’unica cosa che non è cambiata?